Cosa fare in caso di morte?

Quando la morte di un familiare avviene in abitazione privata, prima di tutto è necessario confermare l’avvenuto decesso. Per fare ciò basta chiamare il servizio di emergenza (112). Se preferite, potete anche contattare le nostre onoranze funebri a Moie di Maiolati Spontini allo 0731 701419 oppure al 338 8602365, entrambi i numeri sono attivi 24 ore su 24, tutti i giorni compresi i festivi. Sarà nostra premura raggiungervi nel più breve tempo possibile e innanzitutto occuparci di:

Informare il servizio di guardia medica, nel caso in cui la morte sia avvenuta di notte
Contattare il medico curante, se il decesso si è verificato di giorno (tre le 8:00 e le 20:00)
Avvisare il medico necroscopo che consegnerà l’ultimo certificato che dovrà essere inoltrato al comune ove ha avuto luogo il decesso del familiare, al fine di ottenere l’autorizzazione alla sepoltura

Successivamente, se desiderate trasferire la salma dall’abitazione privata alla nostra casa del commiato, saremo sempre noi a gestire la relativa documentazione per poter effettuare lo spostamento e utilizzeremo i nostri mezzi autorizzati. Ovviamente, il personale specializzato della nostra agenzia di servizi funebri a Moie di Maiolati Spontini si occuperà anche della preparazione e vestizione della salma, dopo che saranno trascorse almeno 15 ore dal momento del decesso.

Nel caso in cui il vostro familiare sia deceduto in una struttura ospedaliera, sarà il personale sanitario a occuparsi dei documenti da compilare, ma solo quelli sanitari che saranno poi inoltrati al comune. Se decidete di allestire la camera ardente nell’obitorio dell’ospedale, la salma potrà essere vestita ed esposta subito.

Se la morte di un congiunto si è verificata in una casa di cura o di riposo, potete, anche in questo caso chiamare le nostre onoranze funebri a Moie di Maiolati Spontini e noi ci occuperemo delle prime questioni burocratiche da espletare. Il defunto sarà poi condotto all’obitorio dell’ospedale oppure trasferito in un’abitazione privata o ancora spostato nella nostra casa del commiato, in attesa della celebrazione della cerimonia funebre.

Se un vostro familiare è deceduto in modo improvviso o violento in luogo pubblico, si è obbligati ad avvisare l’autorità giudiziaria che disporrà tutti gli accertamenti necessari per legge. In questi casi, il defunto è trasportato all’obitorio comunale, dove saranno effettuati gli opportuni controlli. Successivamente, sarà rilasciata l’autorizzazione al trasferimento della salma e i congiunti potranno organizzare il rito funebre.

Con la successione, un soggetto subentra nell’insieme di rapporti giuridici patrimoniali di una persona defunta. Se il familiare deceduto possedeva beni immobili è necessario, entro un anno dalla sua morte, inoltrare all’agenzia delle entrate la dichiarazione di successione. Esistono due forme di successione: testamentaria e legittima. Nel caso di successione testamentaria, il defunto ha lasciato un testamento e l’eredità sarà gestita in base alle disposizioni previste nel documento. La successione legittima, invece, si verifica in quei casi in cui il congiunto non ha redatto un testamento. Il patrimonio allora sarà trasferito ai successori secondo il grado di parentela fissato dalla legge. Se il deceduto non era sposato e non aveva figli, l’eredità passerà ai successori entro il sesto grado, seguendo ordine e quote stabilite dal Codice Civile. Nel caso in cui non ci fossero eredi entro il sesto grado, il patrimonio del defunto passerà allo Stato. I successori possono accettare l’eredità, rifiutarla oppure accettarla con beneficio di inventario. Accettando la successione, l’erede assume su di sé l’onere dei debiti contratti in vita dal familiare defunto. In caso di rifiuto dell’eredità, il successore non potrà disporre dei beni del deceduto, ma non avrà alcun obbligo di fronte ai suoi debiti. Se si accetta la successione con beneficio di inventario, entro tre mesi dal giorno del decesso del familiare, il cancelliere del tribunale competente o un notaio dovrà stilare l’inventario, cioè l’elenco di debiti e crediti del deceduto.

DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE

Entro un anno dall’apertura dell’eredità, i successori devono inoltrare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione. Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione:

Gli eredi, i chiamati all’eredità, i legatari o i loro rappresentanti legali
I rappresentanti legali dei successori o dei legatari
Gli amministratori dell’eredità
Gli esecutori testamentari
I trustee (fiduciari che amministrano o agiscono per conto di altri)

Non si è invece obbligati a presentare la dichiarazione se:

L’eredità passa al coniuge e ai familiari in linea retta
Se l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro
Se nell’attivo non sono compresi beni immobili o diritti reali immobiliari.

Il testamento consente a un soggetto di stabilire come suddividere il proprio patrimonio dopo la sua morte. Si possono gestire i propri beni liberamente con il testamento solo se non ci sono familiari prossimi. Nel caso in cui il testatore abbia familiari stretti, può disporre solo di una parte dei suoi beni. Il testamento può essere annullato in qualsiasi momento. Dopo il decesso, il testamento redatto dal defunto sarà pubblicato presso un notaio. La pubblicazione consente, a chiunque sia a vario titolo coinvolto dalla successione, di conoscere il contenuto del testamento.

In caso di decesso di un familiare si è obbligati ad avvisare l’istituto previdenziale e al contempo si può fare richiesta della pensione diretta o la riscossione di quanto maturato. Per la pensione INPS si devono informare le anagrafi comunali che, entro le 48 ore dal decesso del soggetto, devono avvisare telematicamente o direttamente l’INPS. Dal 1° gennaio 2015, i medici necroscopi devono inviare il certificato di accertamento di morte all’INPS e al Comune, entro 48 ore dalla morte del soggetto. La pensione diretta o di reversibilità può essere richiesta solo da alcuni individui:

Il coniuge, anche quello separato
Il coniuge separato con addebito e quello divorziato (ma solo a certe condizioni)
I figli minorenni (legittimi, naturali, legittimati, adottivi o riconosciuti legalmente)
Gli inabili di qualsiasi età, a carico del genitore defunto
Gli studenti disoccupati di scuola media superiore (tra i 18 e i 21 anni) a carico del genitore defunto
Gli studenti universitari disoccupati, a carico del defunto.

Se il defunto aveva conti correnti, depositi titoli, azioni, obbligazioni, fondi di investimento, ecc., i congiunti devono avvisare l’istituto bancario o quello postale del decesso. Inoltre, si deve presentare il certificato di morte e la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Si può fare richiesta della detrazione d’imposta del 19%, l’anno seguente a quello in cui si sono sostenute le spese per l’organizzazione della cerimonia funebre.